L’Open Access si fonda su tre principî:
- la conoscenza è un bene comune e come tale ne va garantita la massima diffusione;
- la comunicazione scientifica si amplia creando una rete paritaria più estesa e maggiormente fruibile;
- i risultati delle ricerche finanziate con fondi pubblici devono essere pubblicamente disponibili.
L’Open Access, dunque, assicura l’accesso libero e immediato ai risultati e ai dati della ricerca di enti istituzionali e, grazie a questa politica, le idee hanno una circolazione più diffusa e tempestiva. La maggiore visibilità permette un potenziale maggior impatto citazionale e maggiore riconoscimento della qualità scientifica.
L’Open Access prevede due modalità:
Via verde (green road)
Gli autori, dopo aver pubblicato i loro scritti nelle sedi editoriali tipiche, archiviano le versioni finali dei loro lavori autonomamente (Self-archiving) o in Archivi Aperti istituzionali o nei loro siti personali, concordando con gli editori le politiche di copyright. La via verde consente e di ottenere maggiore visibilità e riconoscimento, senza rinunciare alla pubblicazione tradizionale.
Via d’oro (gold road)
Gli autori pubblicano gli articoli e i volumi direttamente su riviste e libri Open Access (vedi elenco su DOAJ – Directory of Open Access Journals e DOAB – Directory of Open Access Books). Le riviste sono peer reviewed e sono liberamente accessibili; le monografie richiedono spese di edizione.
Le tappe fondamentali dell’Open Access:
- 2001 – Budapest Open Access Initiative
- 2003 – Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto alla letteratura scientifica
- 2004 – Dichiarazione di Messina