La valorizzazione del patrimonio documentario di una biblioteca è un’attività poliedrica che può essere svolta a più livelli coinvolgendo attori e dinamiche differenti.
La Biblioteca di Area delle Arti vuole promuovere una migliore fruizione delle proprie risorse attraverso il recupero di fondi non ancora catalogati e il potenziamento dell’attività di formazione all’utenza.
Dalla visibilità…
Nel corso degli anni la Biblioteca delle Arti è stata scelta molte volte come depositaria di fondi di notevole interesse scientifico e, talvolta, di pregio.
Solitamente i fondi sono composti da una grande quantità di materiale dalla fisionomia eterogenea, pertanto la loro catalogazione richiede tempi lunghi e l’impiego di forze dedicate: è un’attività che non può quasi mai essere compresa tra le attività routinarie, ma che richiede una programmazione secondo progetti specifici.
Per tutti questi motivi, rendere i fondi integralmente visibili in catalogo, e dunque fruibili, costituisce un felice traguardo per la biblioteca che lo porta a termine.
La Biblioteca delle Arti ha già catalogato diversi fondi e si appresta a ultimare il trattamento del “Fondo Walter Cantatore” che comprende materiale proveniente dall’attività pluridecennale della celebre galleria romana “Giulia”.
In successione, secondo un ordine che sarà opportunamente valutato, verranno catalogati i fondi “Micciché” e “Marconi”, il primo, già parzialmente lavorato, inerente il cinema con un’attenzione particolare ai più grandi registi italiani e internazionali, e il secondo eredità dell’architetto Paolo Marconi, storico e restauratore dell’architettura.
Entrambi questi studiosi, oltre ad essere stati figure di spicco della cultura italiana, sono stati apprezzati docenti del nostro ateneo, il che rende i loro lasciti particolarmente preziosi per gli studenti della nostra biblioteca, e anche per molti dei nostri docenti di oggi che si sono formati sui loro insegnamenti.
… alla conoscenza
Il patrimonio di una biblioteca non può essere del tutto valorizzato se non se ne promuove la conoscenza, e il rischio è che si investa molto, anche da un punto di vista economico, per acquisire risorse cartacee ed elettroniche che restano sconosciute ai più o comunque poco utilizzate.
Attraverso attività di formazione, che possano mettere gli utenti in condizione di fruire in modo pieno e consapevole delle collezioni, si deve necessariamente colmare questo gap e rinsaldare l’anello di congiunzione che mette in comunicazione la biblioteca, e il suo patrimonio, con la propria utenza di riferimento.
Proprio per questo la Biblioteca di Area delle Arti ha fissato tra i suoi principali obiettivi quello di organizzare corsi di formazione mirati a far conoscere la biblioteca nella sua interezza, dagli spazi ai servizi fino ad arrivare alle risorse, siano esse cartacee o elettroniche.
La biblioteca intende portare avanti diversi progetti di formazione, che possano soddisfare esigenze informative particolari e che possano rivolgersi a target di pubblico differenti, secondo distinti livelli di complessità.
Accanto a una programmazione regolare di attività svolte autonomamente o in collaborazione con i Dipartimenti di riferimento, la biblioteca si rende disponibile a organizzare anche corsi su richiesta.